SITUAZIONI D'ASSEDIO

CONVEGNO INTERNAZIONALE

MONTALCINO (Siena )

7- 10 Luglio 1999


SITUAZIONI D'ASSEDIO

"Assedi e costruzione della memoria storica"

 

l 30 luglio 1999 ricorre il 440° anniversario della fine della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino. Allora avvenimento di portata europea, questa data segna per la città, e per l’antico Stato senese, la fine di un’epoca. Dal 1526 al 1559, Montalcino, in quell'epoca seconda città dello Stato senese, resa ricca dall’intensa attività mercantile dei suoi maestri d’arte, si trova in primo piano sulla scena internazionale. L’11 e 12 luglio 1526, viene attaccata dalle armate papali e fiorentine; dal 27 marzo al 15 giugno 1553, le truppe imperiali comandate dal figlio del viceré Garcia da Toledo tentano invano di espugnarla e infine dal 21 aprile 1555 al 30 luglio 1559 essa è sede della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino. Sotto le sua mura e nel suo territorio si affrontano i grandi eserciti dell’epoca, imperiali, francesi, fiorentini,..; mercenari, venuti da ogni parte, convivono negli accampamenti; grandi nomi di capitani dell’epoca, quali Blaise de Monluc, Piero Strozzi, Cornelio Bentivoglio, Aurelio Fregoso ..., vanno e vengono dall’una come dall’altra parte; il nome della città diventa noto in tutta Europa nelle corti come nei racconti popolari.

La coscienza collettiva dei Montalcinesi, e dei Senesi, porterà sino ad oggi tracce di quegli avvenimenti.


 

L'assedio è una situazione di crisi ricorrente in epoca moderna e contemporanea, sino ai nostri tempi.La costante dell’assedio è rappresentata dal fatto che una popolazione civile - o solitamente non militare - viene coinvolta in operazioni militari fra parti avverse. L’assedio è di fatto uno dei fenomeni bellici in cui componenti sociali come le donne, i bambini e gli anziani si sono trovati in primo piano nei combattimenti, soffrendone e spesso combattendo anch’essi. A seconda che un assedio duri più o meno a lungo - da qualche giorno a qualche anno - i comportamenti sociali della popolazione in questione possono venire più o meno fortemente influenzati, dal mutamento delle condizioni generali, per esempio sanitarie o alimentari. Se si tratta poi di un lungo periodo possono intervenire cambiamenti determinanti di tipo economico e demografico. In ogni caso un assedio lascia una traccia profonda nella memoria storica e spesso anche nella coscienza sociale collettiva della popolazione che vi è stata coinvolta, e non solo.

Nel convegno del ’99 ci si propone dunque di esaminare in un contesto comparativo le situazioni proprie di uno stato d’assedio, sotto diversi aspetti e punti di vista.

Sessione 1: PREVEDERE UN ASSEDIO (XVI-XIX sec.)

Fortificare una città significa prevedere l’eventualità che essa venga assediata e/o scoraggiare fortemente un attacco nemico in quella parte di territorio. In epoca moderna e contemporanea l’arte della fortificazione urbana costituisce un settore dell’ingegneria a cui vengono dedicati non pochi sforzi. Questo aspetto sarà preso in conto focalizzando l’attenzione da un lato sui committenti e sui costruttori delle fortificazioni e dall’altra sulle caratteristiche tecniche delle fortificazioni stesse, tentando di rispondere a domande quali:

- chi è, fra il XVI e il XIX secolo, l’ingegnere militare? come avviene la sua formazione e quale è la sua mobilità all’interno del "mercato" delle costruzioni militari?;

- che cosa comportano l’introduzione massiccia delle armi da fuoco e i progressi tecnici che avvengono in questo campo?

Sessione 2: IL PUNTO DI VISTA DEGLI ASSEDIANTI (XVI-XIX sec.)

La lunghezza e il tipo degli assedi, a seconda del periodo storico interessato, che possono essere presi in considerazione, introducono numerose varianti alle diverse situazioni, considerate dal punto di vista degli assedianti. In quest’ottica, il panorama di aspetti a cui ci si trova di fronte risulta ricco ed estremamente composito. Ci si propone di focalizzare dunque alcuni punti quali:

- il passaggio dalle truppe mercenarie agli eserciti nazionali: implicanze sociali, militari ed economiche;

- le differenze di tattica militare e di organizzazione degli eserciti assedianti in varie campagne militari;

- la vita quotidiana nei campi degli assedianti: implicazioni sanitarie, dinamiche sociali nei rapporti fra i vari contingenti, condizioni di alloggiamento e di approvvigionamento, popolazione non militare presente nei campi.

SESSIONE 3: GLI ASSEDIATI (XVI-XIX sec.)

La storia evenemenziale dei diversi assedi sarà considerata essenzialmente in funzione della comprensione di alcuni aspetti particolari che riguardano le popolazioni assediate, militari e civili, quali:

- i loro comportamenti economici, alimentari, demografici e sociali in situazione di assedio: modifiche rispetto al prima e al dopo;

- l’aspetto sanitario: dalle pratiche alimentari alle pratiche igieniche, alle urgenze determinate da epidemie di tipo diverso;

- la convivenza con i difensori: problemi e pratiche sociali puntuali.

SESSIONE 4: IL DOPO ASSEDIO (XVI-XX)

Un assedio lascia inevitabilmente delle tracce immediate e sul lungo periodo. Ci si propone di esaminare questo aspetto delle conseguenze economiche e sociali per un città assediata sul corto e sul lungo periodo prendendo in considerazione quanto si è verificato a questo proposito in diverse città assediate, prima e dopo l’avvenimento, e inquadrando il caso specifico in un quadro più generale di riferimento.

Per quanto riguarda gli assedi avvenuti in epoca contemporanea, sarà anche possibile prendere in considerazione i contributi che utilizzano dati rilevati a proposito di comportamenti dei sopravvissuti, per gli aspetti medici e psichici.

SESSIONE 5: LA MEMORIA, IL RITO E IL MITO DELL'ASSEDIO (XVI-XX)

Sovente, per non dire sempre, la memoria dell’assedio, restando parte integrante della memoria storica collettiva di una popolazione diventa un elemento fondamentale, sulla lunga durata, della sua coscienza sociale. Gli avvenimenti, i fatti dell’assedio si trasfigurano e diventano leggenda. Si è così costruita una tipologia dell’assedio che caratterizza alcuni paesi, in cui ritroviamo elementi significativi ricorrenti, che implica la costruzione e il mantenimento di veri e propri miti dell’assedio. Inoltre all’assedio in quanto avvenimento sono spesso collegati dei veri e propri riti, che gli uni e gli altri osservano o ignorano a seconda dei casi, e che cambiano a seconda del periodo storico e del contesto di riferimento generale. Gli aspetti costituiti dalla memoria, dai riti e dai miti dell’assedio rientreranno dunque fra gli aspetti considerati.

Tutti questi temi saranno trattati con un un’ottica pluridisciplinare, che si considera particolarmente arricchente. Si sollecita dunque l’adesione al convegno, oltre che di studiosi delle varie discipline storiche - quali storia sociale, storia delle mentalità, storia urbana, storia dell’arte, demografia storica - anche quella di esperti in architettura ed ingegneria militare; statistica medica, epidemiologia e storia della medicina, sociologia urbana, demografia, antropologia storica e sociale, psicologia.


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